La volpe distorcente

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    Artemys

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    «...Fu solo quando aprii gli occhi che fui in grado di vedere il bagliore rossastro che si rifletteva nell'acqua torbida entro cui ero precipitato. Gli anni passati a studiare tomi come quello che in questo momento si trova davanti a voi mi consentirono immediatamente di comprendere l'identità della creatura ancestrale che mi si parava di fronte. Si trattava, nondimeno, di un Golgeseytan... o, come sono chiamati oggi, un Demone delle Ombre. Grande fu la mia paura, in quel momento... ma fortunatamente, non ero giunto lì impreparato: vi ricordate cosa vi dissi qualche giorno fa sulla versatilità dell'incantesimo Scudo

    Mastro Logan parlava lentamente, con l'enfasi del narratore esperto. I suoi racconti erano probabilmene un pò caricati - risultava difficile credere che se la fosse cavata così tante volte per il rotto della cuffia - ma indubbiamente appassionanti. Cyan li adorava: trovava affascinanti le descrizioni, si faceva trascinare nella suspance delle pause, ma più di ogni altra cosa era rapita dai termini arcaici e desueti con cui l'anziano professore infarciva i resoconti delle sue gesta. Non di rado, quando la lezione finiva e i suoi compagni si affrettavano a tornare nei loro alloggi per donarsi qualche minuto di svago tra una lezione e l'altra, era solita recarsi nel chiostro, dove sceglieva un posto sufficientemente confortevole su cui potersi sedere - solitamente in uno degli angoli più appartati - per poi chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in quelle avventure.

    E fu proprio quello il luogo che, finita la lezione, si affrettò a raggiungere. C'erano due posticini in particolare che considerava particolarmente adeguati per fantasticare: la macchia d'ombra dietro la statua di Aredell, una illustre studiosa e ricercatrice del passato la cui mole in marmo azzurro sovrastava - se non per altezza, di certo per integrità e virtù - la maggior parte delle sculture dedicate ai suoi colleghi maschi; e la panchina dei sussurri, così chiamata perché circondata da cespugli di aralia le cui foglie sembravano quasi sospirare al soffio del vento.

    Sfortunatamente per lei, però, nessuno dei due amèni posticini era libero: l'ombra di Aredell era occupata da un giovane occhialuto intento a scrivere in quello che sembrava un diario, mentre la confortevole panchina era infestata da tre giovani e allegre matricole che ridacchiavano rumorosamente, prendendosi vicendevolmente in giro. Divertitevi, finché potete, pensò Cyan mentre li osservava, ben consapevole della mole di studio che sarebbe caduta sulle loro teste di lì a poco: l'anno accademico (il terzo, per lei) era appena iniziato, ma i primi esami non avrebbero tardato a fare scempio dei tanti perdigiorno che ogni anno tentavano la sorte entro quelle austere mura: ben presto non ci sarebbe stato molto da ridere.

    «C'è spazio, se vuoi».

    Quelle parole la presero alla sprovvista. Si voltò verso il giovane occhialuto, che nel frattempo aveva sollevato lo sguardo sopra le lenti e la osservava con aria interrogativa.

    «Dici a me?». Cyan non conosceva il suo nome: sapeva che frequentava il terzo anno come lei ma lo aveva visto di rado a lezione, giusto qualche volta nella classe di Mastro Logan. Evidentemente seguiva un percorso diverso, con altri precettori.

    «Dico a te. Cyan, giusto? Ti ho vista spesso seduta qui: pensavo avessi altro da fare, altrimenti mi sarei messo altrove». Si spostò di lato, come per farle posto.

    «Figurati», rispose Cyan, alzando le spalle: «il chiostro è di tutti». Riflettè per qualche istante sul da farsi, poi decise di sedersi. C'era qualcosa, nel modo di fare di quel ragazzo, che le ispirava fiducia. Del resto, l'occasione di partire con la fantasia in un viaggio solitario alla volta delle suggestive ambientazioni tratteggiate da Mastro Luger era ormai sfumata: tanto valeva cogliere l'opportunità per coltivare la sua fin troppo scarna cerchia di amicizie, che negli ultimi tre anni, per colpa dei ritmi sempre più intensi e di esami via via più impegnativi, aveva subito molte più dipartite che nuovi ingressi.

    «E tu?» Lo apostrofò poi, ostentando una sicurezza che non era certa di avere: «Non me lo dici, il tuo nome?»

    «Reygor», mormorò lui, come se si vergognasse di pronunciarlo ad alta voce. Doveva trattarsi di un nome non molto comune: di certo Cyan non l'aveva mai sentito prima. «Ma se ti va, puoi chiamarmi Rey».

    Cyan annuì con un sorriso: quel diminutivo suonava di certo molto meglio di Reygor. «Piacere di conoscerti, Rey!» Poi, con un cenno del mento, indicò il diario sul quale il ragazzo stava lavorando fino a poco prima. «Stavi studiando qualcosa?»

    Rey annuì, quindi - con un rapido gesto - mise via la penna e richiuse accuratamente il tutto, facendo scorrere una fibbia lungo la rilegatura di pelle del diario con l'evidente scopo di mettere il contenuto al riparo di occhi indiscreti. Cyan non potè fare a meno di notare gli intarsi elaborati, i fregi ricamati sulla fodera di tessuto... per non parlare della pesantezza della carta: si trattava di un quaderno davvero di ottima fattura. Grazie alla sua capacità di lettura veloce, maturata in mesi e mesi di pratica in biblioteca, la giovane maga era riuscita a mettere a fuoco una singola frase, un istante prima della repentina chiusura di quelle pagine misteriose:


    Ultimo avvisamento: Ala dei Cimèli - P2C3, ore 23:14



    Si trattava dell'ultima, forse la più recente, di un elenco ordinato di annotazioni dall'aspetto similare. Cyan non poteva immaginare a cosa si riferisse quella strana sigla "P2C3", ma l'orario trascritto era piuttosto inequivocabile. Le 23 e 14. Cosa ci faceva Rey in un'ala palesemente vietata agli studenti non accompagnati, per giunta ben due ore e 14 minuti dopo lo scattare del coprifuoco?

    «Hai fame?» Le chiese Rey, indicando il refettorio.

    Cyan non aveva alcun appetito, ma fece comunque cenno di sì con la testa. Non aveva idea se Rey avesse messo in scena quel siparietto per incuriosirla o meno, ma di una cosa era certa: in caso affermativo, c'era decisamente riuscito!



    (continua...)



    Edited by Dyeana - 13/4/2023, 03:46
     
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